venerdì 31 maggio 2013

Un passaporto per cani e gatti

a cura di marco zatterin
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
 
Viaggiare nell’Unione europea con il cane, il gatto, o anche con il furetto di casa, sarà presto più facile. Il Parlamento europeo ha approvato ieri una norma destinata a semplificare la vita ai proprietari di animali domestici che si muovono da un Paese all’altro. In cosa consiste la decisione?
La nuova normativa stabilisce criteri più chiari sulla vaccinazione antirabbica e per i «passaporti» richiesti per gli animali da compagnia. Il testo - adottato dall’assemblea di Strasburgo con 592 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astensioni - integra e aggiorna quello scritto nel 2003. Nel complesso stabilisce che i lasciapassare per i migliori amici dell’uomo debbano essere rilasciati da un veterinario abilitato e debbano specificare il codice del transponder, i dettagli della vaccinazione antirabbica e altre informazioni sullo stato di salute dell’animale.

Come funziona il transponder? 

Per creare un collegamento fra l’animale e il suo passaporto è necessaria l’installazione di un microchip elettronico, contenuto in una capsula di vetro biocompatibile che contiene le informazioni sulla bestiola. L’alternativa è un tatuaggio visibile. Senza di questi, l’accesso oltreconfine può essere negato.

E’ rischioso per gli animali?

Il Parlamento europeo ammette che l’impianto di un transponder costituisce un intervento invasivo, la cui esecuzione impone qualifiche ben determinate. Le capsule dovrebbero quindi essere trattate solo da persone adeguatamente designate. Se uno Stato membro autorizza persone diverse dai veterinari a collocare i transponder, deve fissare norme relative alle qualifiche minime richieste a tali persone.

E’ necessario rinnovare la capsula?

Il sistema del transponder, dicono le fonti europee, è stato studiato per durare per l’intera vita dell’animale.

Quando è stata adottata questa concezione?

Dal luglio 2011 il sistema elettronico è l’unico mezzo ufficialmente approvato per identificare cani, gatti e furetti, tutte bestie che possono portare il virus della rabbia. Il tatuaggio è ancora valido, perché sia chiaramente leggibile e applicato prima della data di cui sopra.

Vi sono limitazioni?  

In base alla nuova normativa non sarà consentito passare i confini con più di cinque animali. Questa restrizione è stata ritenuta necessaria per impedire e scoraggiare qualsiasi abuso della normativa per fini commerciali».

E se uno, ad esempio, viaggia con una squadra di cani da slitta per partecipare a un concorso?  

I proprietari possono essere esentati qualora dimostrino che stanno prendendo parte a un concorso, una mostra, una competizione sportivo o altri eventi ricreativi.

La norma riguarda anche i cuccioli?
 
Il testo tiene conto del fatto che, secondo i veterinari, a causa di conflitti con gli anticorpi materni è possibile che i vaccini antirabbici somministrati prima dei tre mesi di età agli animali da compagnia non inducano l’immunità protettiva. I fabbricanti di vaccini raccomandano pertanto di non vaccinare animali da compagnia più giovani di quell’età.

Qual è la soluzione proposta dal Parlamento?

I cuccioli tra le 12 e le 16 settimane vaccinati contro la rabbia - ma non ancora immuni alla malattia - devono comunque poter essere in grado di viaggiare.

Sono previste eccezioni?

Il regolamento consente agli Stati di autorizzare, qualora sia necessaria una partenza urgente del proprietario, ad esempio in caso di un’improvvisa catastrofe naturale, l’entrata diretta nel loro territorio di animali da compagnia a condizione che sia richiesto in anticipo un permesso, che questo sia rilasciato dallo Stato membro di destinazione e che le condizioni del presente regolamento siano soddisfatte mediante un periodo di isolamento a tempo limitato sotto sorveglianza ufficiale.

Quanti sono gli animali domestici in Europa?

Ci sono 64 milioni di gatti e 66 milioni di cani nell’Ue. In pratica, una famiglia su quattro ha un animale domestico.

Quando entreranno in vigore le nuove norme?

Il sistema partirà 18 mesi dopo la pubblicazione sulla «Gazzetta ufficiale». Visti i tempi del dialogo legislativo tra il Parlamento europeo e il Consiglio (gli Stati nazionali), ormai organizzato in funzione sostanzialmente bicamerale, ci si può attendere il decollo ai primi del 2015.




Il testo  e la foto di questo post provengono da qui ...

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